Farmaci veterinari su internet: il loro acquisto è sicuro?
Qualunque proprietario di cani o di gatti conosce benissimo un’amara verità: i medicinali per cani e gatti sono cari, sono molto costosi. In questo articolo non ci occuperemo delle problematiche che li riguardano e di come funziona il calcolo del loro prezzo, ne prenderemo semplicemente atto per parlare di un altro problema che ne deriva.
Molte persone, infatti, considerando il costo, pensano all’acquisto dei farmaci online, perché su internet sappiamo bene che si trovano molte offerte interessanti e spesso allettanti per qualsiasi genere di oggetti, tra cui anche i medicinali. Medicinali che, però, non sono collari o ciotole: sono qualcosa che mettiamo all’interno del corpo del nostro cane o gatto e che dovrebbe avere un effetto benefico.
E qui succede che nel migliore dei casi il farmaco funziona, nella maggior parte dei casi statisticamente non funziona, a volte addirittura fa male all’animale. Insomma, una macabra roulette russa a cui non è poi il massimo sottoporre il nostro amico a quattro zampe.
È sicuro acquistare farmaci online?
Per il momento, acquistare farmaci online non è sicuro, e non lo è per un motivo: le realtà imprenditoriali sono molto più veloci delle realtà burocratiche (ma va?) e questo significa che mentre il commercio dei farmaci online è diffuso ormai da anni, i governi ancora non hanno emanato leggi che ne regolamentino la vendita. Come dire: ognuno fa ciò che vuole.
L’europa (che arriva presto) ci ha detto come fare in un regolamento del 2015 che non si sa quale sia (sul sito del Ministero della Salute si sono… così, dimenticati di scriverlo) e che l’Italia deve ancora recepire (cosa peraltro strana perché i regolamenti sono immediatamente attivi in tutta Europa, non devono essere recepiti, a differenza delle direttive… Ma non ho voglia di approfondire la questione normativa, lo farà chi è più preparato di me in questo senso).
Fatto sta che il regolamento e il decreto che il parlamento doveva emanare all’incirca a luglio e che non si sa che fine abbia fatto (il jobs act era troppo importante, forse? O Renzi era su Twitter e se n’è dimenticato?) propone questo: ogni regione rilascia una lista delle farmacie abilitate a vendere online sia i farmaci veterinari che quelli umani. Sul sito della farmacia deve essere messo un bollino, un piccolo banner come quello che possiamo vedere qui, sul sito della Commissione Europea, e che rimanda al sito della Regione in questione per verificare effettivamente se il sito sia iscritto alle farmacie abilitate al commercio online in quella regione.
Per cui, trovando questo simbolo in futuro su un sito si potrà controllare la lista (anche di una regione diversa dalla nostra, o anche straniera) e si potrà acquistare online il farmaco, che ci dice che dietro a quel sito c’è una farmacia con dei farmacisti veri e non dei semplici commercianti. Una garanzia che lo stato da alla vendita dei farmaci online.
Purtroppo, fin quando non sarà attivato questo sistema il commercio dei farmaci online è da considerarsi non controllato su internet, e sarebbe bene evitarlo, per salvaguardare la salute dei propri cani e dei propri gatti.
Unica eccezione fanno le sostanze farmacologicamente attive che non sono considerate farmaci e che, ad esempio, si trovano nei supermercati, insomma sono libere per la vendita: nel caso di cani e gatti parlo di vitamine, integratori, antiparassitari esterni (le pipette): questi non sono considerati medicinali, non hanno obbligo di ricetta e li possiamo acquistare su internet così come nei negozi di animali. Non ci sono problemi, in questo senso, perché sono sostanze che non possono provocare danni alla salute e che comunque sono controllate e non richiedono (a differenza delle medicine) condizioni di conservazione particolari.
Insomma, finché volete acquistare la pipetta per le zecche su internet potete farlo, ma per adesso è meglio non spingerci troppo oltre questo limite.
Dott. Valerio Guiggi