Pranzo di Natale: i consigli per non far del male a cani e gatti
Si avvicina il natale, e come tutti gli anni gli esseri umani si preparano ad organizzare il classico pranzo di Natale. Un pranzo dove, tradizionalmente, non si bada a spese e non si bada a quantitativo di cibo ingerito, in barba alla linea, ma per chi vive con un animale domestico in casa questo momento significa anche che il cane, e il gatto, gireranno allegramente sotto la tavola a cercare di “elemosinare” cibo da tutti i commensali.
Le vacanze natalizie generalmente non lasciano indenni, in termini di peso, i nostri animali, perché come lo strappo alla regola lo facciamo noi, lo possono fare anche loro.
Ciò che però non bisogna mai dimenticare è il buonsenso: non dimentichiamo che ci sono degli alimenti che ai nostri animali fanno male, e che vanno assolutamente evitati: per cui passi un filetto di pesce in più cucinato per il cane, o per il gatto, ma attenzione ai seguenti alimenti, molto comuni sulle tavole di pranzi e cene delle vacanze natalizie.
- Iniziamo con il cioccolato. Nonostante sia una prerogativa principalmente della pasqua, i dolci al cioccolato generalmente non mancano mai sotto l’albero, e non bisogna dimenticare che questo alimento è uno tra i più pericolosi tanto per i cani quanto per i gatti. La teobromina, sostanza contenuta nel cioccolato e per noi innocua, può provocare se ingerita in una certa quantità (150 mg per chilo di peso dell’animale) vomito e diarrea a causa dei blocchi intestinali; essendo legata alla quantità ingerita i gatti e i piccoli cani sono più soggetti all’intossicazione da teobromina rispetto ai cani grandi.
- Altri prodotti molto presenti sono uva e uvetta, fresca o candita in produzioni tradizionali come il panettone. Se vogliamo dare del dolce al cane optiamo per il pandoro (anche se i dolci sarebbero tutti da evitare) perché l’uva contiene qualcosa che inibisce l’azione renale sia nei cani che nei gatti, causando di fatto un’insufficienza renale se ne viene assunta una quantità troppo alta. Il problema è che il composto qualcosa non sappiamo cosa sia: i veterinari non lo hanno ancora individuato, nonostante sia certa la correlazione statistica tra consumo di uva e ridotta funzionalità renale. Da evitare assolutamente.
- Evitare le bevande alcoliche può sembrare una stupidaggine, ma ci sono persone che pensano che per festeggiare un po’ di spumante debba essere dato anche al cane. Che tra l’altro lo beve. Ma ricordiamoci che l’alcool è tossico per noi (pensiamo alla cirrosi epatica che colpisce i bevitori) e gli animali domestici sono più sottoposti ad esso, oltre al fatto che il loro fegato è più piccolo e non è “programmato” per il consumo di alcool, visto che sono animali carnivori. Alla fibrosi e alla cirrosi epatica sono sottoposti anche loro.
- Gli avanzi non si danno al cane, ma si mangiano noi il giorno dopo. È una questione sia di spreco alimentare che di salute dei nostri animali; generalmente negli avanzi va a finire qualsiasi cosa. Pericolosi sono in particolare gli ossicini che si scheggiano (pollo, coniglio) e le lische, che nei casi più gravi possono entrare nella mucosa gastrica e intestinale e provocare addirittura una perforazione. Via libera invece per l’osso di bistecca, specie se di vitello, che non si scheggia in parti a punta ma viene rosicchiato dal cane e gli fornisce un bel po’ di calcio, di cui ha sempre bisogno.
- Infine, sempre in tema di avanzi, facciamo attenzione ad aglio e cipolla. Sono due ortaggi subdoli, perché si usano come ingredienti nelle preparazioni, e contengono il disolfuro di n-propile, una sostanza che il nostro corpo riesce a metabolizzare rendendola innocua, mentre quello del cane e del gatto non riesce a smaltire e viene quindi assorbita tal quale. Questa sostanza è in grado di distruggere i globuli rossi, quindi provocare anemia a lungo andare, mentre nell’immediato crea irritazione intestinale e può provocare vomito e diarrea. Per cui, se vogliamo lasciare una fettina di carne per il cane possiamo farlo, ma facciamo ben attenzione agli ingredienti con cui si cucina. Al massimo, cuciniamola a parte.
Questi sono gli alimenti principali che possono rappresentare un pericolo per i nostri animali, ma purtroppo non sono i soli: se siete interessati a conoscere altri alimenti pericolosi fatecelo sapere attraverso i commenti, anche chiedendo informazioni relativamente ad alimenti specifici, per sapere se potete darli, o continuare a darli, al cane e al gatto con tranquillità o meno.