Mangimi animali a norma di legge: il 99% lo è, secondo il ministero della salute

 

Qualche settimana fa il Ministero della Salute ha pubblicato gli esiti dei controlli sui mangimi animali per l’anno 2014 (si, 2014, non ho sbagliato a scrivere) decretando che, ormai due anni fa, il 99% è risultato a norma di legge.

In questi giorni infatti l’attenzione del pubblico verso i mangimi è aumentata notevolmente grazie soprattutto alla puntata di Report che ne ha parlato, e che tra l’altro ha un po’ spaventato i tanti proprietari che vedevano nei mangimi un’alimentazione corretta ed equilibrata per i propri amici a quattro zampe.

Nella puntata si faceva infatti un misto di tutti i problemi che possono interessare gli alimenti per animali, e si andava a scandagliare problemi che andavano dal marketing delle industrie mangimistiche, che chiaramente cercano di guadagnare il più possibile dai loro prodotti, a problemi come la presenza di micotossine che, essendo pericolose anche per noi, sono tenute invece sotto stretta sorveglianza anche da chi deve controllare.

Il Piano Nazionale Alimentazione Animale

È per questo che, nel nostro paese, è attivo il PNAA, il Piano Nazionale Alimentazione Animale, che viene svolto dai medici veterinari pubblici e si basa sul controllo della produzione, della distribuzione e dell’utilizzo dei mangimi per tutti gli animali; per quello che riguarda l’anno 2014, solo lo 0,65% dei mangimi non è risultato a norma, e per lo più erano mangimi lasciati in allevamenti di animali da reddito (bovini, suini) e mal conservati.

Motivo per cui, per i cani e i gatti, non c’è molto da temere in senso sanitario.

I controlli che vengono effettuati dal ministero riguardano la presenza di Salmonella, un batterio pericoloso tanto per noi quanto per cani e gatti, la presenza di Micotossine (sostanze tossiche fungine di cui si parlava anche in Report), la presenza di farmaci, che non devono essere presenti nei mangimi, la presenza di OGM e quella di altre sostanze come le diossine.

Il fatto che i risultati di questi controlli siano a norma significa che, a livello sanitario, non ci sono problemi nel consumo dei mangimi, né secchi né umidi, motivo per cui la paura (ingiustificata) di molti proprietari che mirano un po’ al complotto in realtà non esiste: abbiamo un controllo statale sui mangimi, proprio come esiste un controllo sui nostri alimenti.

Insomma, il cane non ha più probabilità di intossicarsi dal mangime rispetto a quante ne abbiamo noi di intossicarci mangiando ad un ristorante. Anzi, forse è più facile che ci intossichiamo noi piuttosto che si intossichi il cane.

La salute a lungo termine

La paura che piuttosto dovrebbe essere lecita è il fatto che, magari, le stesse crocchette al cane o al gatto per tutta la vita sarebbe bene non darle, perché a lungo andare i danni potrebbero anche essere importanti: insomma, la situazione è un po’ come quella in cui mangio solo dolci da quando sono bambino: certo, i dolci non fanno male e non ci si intossica, ma se li mangiamo per tutta la vita il diabete festeggia.

Perché i controlli statali ci sono, a tutti gli effetti, ma vanno a valutare parametri che possono essere pericolosi solo nel breve termine, e non nel lungo termine: il fatto che il mangime possa portare a problemi vescicali nel gatto (evenienza molto comune) o a problemi di allergie alimentari, o a intolleranze, oppure il costo comunque altamente ingiustificato dei mangimi stessi, dovrebbe indurci a scambiare due parole con il veterinario e sentire che cosa ne pensa, in relazione al nostro animale.

Perché ci sono persone che, gridando al complotto, vanno a prendere il controfiletto di vitello pur di far mangiar bene il proprio cane (cosa un po’ esagerata) e persone che si disinteressano completamente al problema fornendo lo stesso mangime per tutta la vita.

Questo è sbagliato, il mangime va variato e deve anche essere integrato, pur senza esagerare con le integrazioni. Insomma, il fatto che i mangimi siano praticamente sempre a norma non significa che sono perfetti da tutti i punti di vista; possiamo stare tranquilli da quello igienico-sanitario, ma non dobbiamo mai dimenticare che, fornendo sempre le stesse cose, stiamo facendo mangiare al nostro cane lo stesso prodotto, giorno dopo giorno, per tutta la vita… Voi lo fareste?

Dott. Valerio Guiggi