Cane da caccia: indicazioni e consigli per scegliere l’esemplare più adatto

Cacciare è non solo seguire una preda ma anche immergersi nella natura e goderla appieno. Scattando foto e creare album fotografici poi nel caldo della casa, ripensando alle avventure nella natura. L’uomo si avvale dell’aiuto dei cani da migliaia di anni. In ogni era ed in ogni luogo, l’uomo ha sempre tenuto con sé un cane, come dimostra la moderna archeologia. Grazie  alle sue prodigiose capacità uditive ed olfattive, il cane è stato il compagno fedele dell’uomo fin dall’età della pietra, aiutandolo a procurarsi cibo cacciando piccole e grandi prede, facendo la guardia, e, prima del cavallo, lavorando come animale da soma.

Gli uomini hanno poi imparato a selezionare ed addestrare diverse razze di cani da caccia, a seconda del tipo di preda a cui erano destinati. I cani da caccia si dividono ora in varie categorie, proprio in base alle diverse tipologie di caccia.

Abbiamo i cani da ferma che, una volta avvertita la presenza di una potenziale preda, si immobilizzano a breve distanza dalla stessa e la puntano, rivelandone così la presenza al cacciatore. Instancabili cani da scovo, i cani da cerca sono utilizzati per stanare le prede in territori caratterizzati da una vegetazione particolarmente folta. Perfetti per la caccia alla lepre ed al cinghiale, i cani da seguita hanno la particolarità di riuscire a trovare la selvaggina seguendo le sue tracce, mentre i cani da tana hanno la straordinaria capacità di scovare agevolmente le prede all’interno delle rispettive tane. I cani da traccia sono cani selezionati e specificatamente addestrati per riconoscere l’odore del sangue lasciato sul terreno da animali selvatici feriti da colpi di arma da fuoco e seguire la pista al fine di consentire un recupero più agevole al cacciatore. I cani da riporto sono, invece, specializzati nel recupero e nella consegna della selvaggina uccisa o ferita e vengono utilizzati sia per il recupero di animali selvatici abbattuti sul terreno che di quelli finiti tra i cespugli, tra la vegetazione, nei canali d’acqua e, in generale, in tutti quei luoghi in cui l’accesso è pressoché impossibile.

Scegliere un cucciolo di cane da allevare è un rebus ma, qualora si parta dal presupposto di utilizzarlo per una specifica mansione, sarà più semplice addestrarlo fin dai primi mesi di vita. La scelta migliore è di iniziare l’addestramento del cane a due mesi di età. Si consiglia di eseguire i primi esercizi per insegnare al cane il riporto in campagna o nel proprio giardino e, quando li avrà memorizzati, farglieli ripetere sul terreno di caccia.

Tra le razze più indicate per la caccia segnaliamo, innanzitutto, il Setter Inglese. La potenza del suo olfatto è straordinaria e gli permette di seguire degli odori anche sulle lunghe distanze. C’è poi il Pointer Inglese, il cane da ferma per eccellenza, dalla grande resistenza fisica e dal fiuto estremamente fine. L’Épagneul Breton è il più veloce tra i cani da ferma francesi, mentre il Beagle è un cane estremamente coraggioso, determinato, attento, intelligente e sveglio. Il Grand Gascon Saintongeois è da sempre apprezzato nella caccia a cavallo di lepri, lupi e caprioli, mentre il Segugio Bavarese è un cane di taglia media, dall’aspetto leggero e dal carattere vivace ed ubbidiente.

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