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Il rapporto con il veterinario
Se abbiamo un animale domestico, dai comuni cani e gatti agli animali più strani come gli esotici, sappiamo che prima o poi (anche se speriamo ovviamente mai) avremo bisogno di un veterinario. Nella migliore delle ipotesi avremo solo delle domande da porre, nella peggiore avremo bisogno dei suoi servizi professionali perché l’animale sta male.
Il problema è che le persone spesso non sanno come rapportarsi con questa figura.
I motivi sono vari: non andare dal veterinario significa tendenzialmente risparmiare, e questo è in assoluto il primo motivo, mentre un altro importante motivo che tende a sminuire il lavoro è che esistono una serie di figure come addestratori, istruttori, allevatori, internet, che spesso vengono messi al posto dell’unico professionista che ha effettuato gli studi necessari per curare gli animali domestici.
Così le persone si fidano delle figure sbagliate, magari solo perché il veterinario non gli piace o, secondo loro, è un incompetente (i clienti lo pensano più spesso di quanto possiate immaginare) e il risultato è che non si rendono conto che l’animale sta male.
Così, quando devono correre, non solo la vita del proprio cane o gatto è a rischio, ma anche le spese non sono per nulla simpatiche: le cure veterinarie sono care, e non c’è alcun servizio sanitario nazionale che le copre, a differenza delle nostre.
Scegliere il veterinario
Chiaramente i veterinari sono una serie di professionisti, e ce ne sono tanti a disposizione, per cui il primo passo è quello di scegliere quello che preferiamo. Non abbiamo contratti con nessuno, per cui possiamo cambiare quando preferiamo, ma la scelta va effettuata quando il cane o il gatto sta bene.
Andiamo da un veterinario per fare un controllo, o per mettere il microchip se è un cane, e valutiamo come si comporta, parliamo, poniamo domande; è una persona, come le altre, e può piacere o non piacere; la scelta è nostra.
È anche importante, nel caso in cui abbiamo animali particolari (conigli, uccelli, rettili, furetti) scegliere un veterinario che sappia come curarli. Per alcuni, questi animali non sono pazienti abituali e per prima cosa dobbiamo chiedere se sa curarli; se la risposta è no indicherà un collega che se ne occupa. È importante sapere chi se ne occupa, per le situazioni di emergenza.
È anche importante segnare un numero di telefono e degli orari in cui l’ambulatorio o la clinica (se è un ospedale è sempre aperto) a cui ci rivolgiamo sono aperti, giusto in caso di necessità, per non trovare chiuso.
Informiamoci, per ogni evenienza, anche su dove si trova l’ospedale veterinario più vicino a noi.
I rapporti con il veterinario
Ricordiamo sempre che il veterinario vede più animali in un giorno di quanto un’altra persona ne vede in un mese, e soprattutto i suoi clienti sono molto vari (a differenza di un allevatore che ha a che fare solo con una razza, ad esempio); conosce i problemi, le tecniche diagnostiche e le medicine e quando ci affidiamo a lui dobbiamo farlo seguendo i suoi criteri.
Ci sono veterinari che fanno fare mille esami prima di giungere ad una soluzione, veterinari che vanno “a colpo sicuro” per curare le patologie più comuni, veterinari che preferiscono evitare le medicine (gli omeopati, ad esempio) veterinari che cercano di far risparmiare i clienti, altri che non gli importa ma fanno tutto il necessario…
Questo, che alla fine è il carattere della persona, deve piacere fin dal primo momento.
Perché rivolgersi ad un veterinario omeopata (l’omeopatia ha tempi molto più dilatati rispetto alla medicina tradizionale), ad esempio, non è la stessa cosa che rivolgersi ad uno che pensa che le medicine sono la panacea per l’animale.
Tutti e due risolvono il caso, probabilmente, ma lo fanno prendendo strade diverse e non si può cambiare in corsa quando l’animale è già in cura da un medico: rischieremmo di lasciare a metà una terapia già iniziata, che magari non ci era stata detta, e peggiorare la situazione.
Infine, i veterinari tendono a consigliare i controlli periodici per la prevenzione delle malattie più comuni, e a ricettare dei farmaci (come quello che uccide le filarie, il filaricida) che il proprietario deve somministrare a distanza di tempo al proprio animale.
Questi consigli vanno seguiti, perché sono utili per la prevenzione delle malattie dei nostri animali: infischiarsene, magari per evitare di pagare qualcosa, o per mancanza di tempo, potrebbe voler dire mettere a rischio la salute del nostro animale.
Gli appuntamenti che si prendono con il veterinario sono degli impegni al pari di quelli che si prendono per gli altri aspetti della nostra vita e, pertanto, non vanno mai sottovalutati. Ne va della salute del nostro cane o del nostro gatto.
Quali controlli periodici bisogna fare dal veterinario
Proprio come per noi, anche per i nostri animali domestici la salute è molto importante, per la loro vita. E visto che loro non possono fare più di tanto per farci attenzione, dobbiamo essere noi ad occuparcene, dal momento in cui ce ne prendiamo cura.
Al nostro fianco abbiamo dei professionisti come i veterinari che ci mettono in condizioni di controllare spesso la loro salute, ed è per questo che tutti i veterinari consigliano di effettuare dei controlli periodici ai nostri animali.
Controlli che, spesso, i proprietari non fanno perché non capiscono di preciso a che cosa servono e quanto siano importanti per la salute del proprio animale domestico.
Per questo, in questo articolo elencheremo una serie di controlli che sarebbe bene effettuare al nostro cane e/o al nostro gatto nel corso della sua vita, perché sarebbe opportuno andare (quando l’animale sta bene) almeno una volta ogni due mesi dal veterinario, giusto per un controllo.
Capiremo così se l’animale sta bene, e se dovesse avere qualche sintomo di cui, da proprietari, non ci siamo resi conto, potrà essere trattato in velocità e prima che possa peggiorare.
Ecco quindi una lista di controlli periodici importanti effettuati dal veterinario:
- I vaccini, non sono dei veri e propri controlli, ma delle procedure profilattiche. Importantissimi quando l’animale è cucciolo, per alcune malattie è importante anche effettuare dei richiami, che si fanno soprattutto in relazione alla presenza della malattia nella zona di residenza. Sarà quindi il veterinario a fornire un calendario preciso dei vaccini da effettuare, calendario che è importante seguire. Il vaccino più ricorrente è quello per la leptospirosi del cane, che può essere effattuato anche una volta ogni due anni per tutta la vita nelle zone più interessate.
- I vermi intestinali sono parassiti molto diffusi sia nei cani che nei gatti. Gli animali vanno “sverminati” da cuccioli, perché i vermi vengono trasmessi dalla madre tramite la placenta, ma possono poi assumerli (dal terreno) anche nel corso della loro vita. Per cui, almeno un paio di volte all’anno bisogna vedere se nelle loro feci ci sono le microscopiche uova. Alcuni vermi come toxoplasma si attaccano alla parete intestinale e succhiano il sangue, come vampiri.
- I denti: sia nel cane che nel gatto i denti vanno controllati. Gli animali non se li lavano, e a lungo andare i batteri che vivono in bocca possono causare infezioni, le gengiviti, che possono portare addirittura al distacco del dente: il veterinario deve dar loro un occhiata, ed eventualmente può effettuare una semplice pulizia dentale sotto anestesia.
- Bisogna anche tenere sotto controllo gli ectoparassiti, ossia zecche e pulci. In particolare in primavera ed estate gli animali sono molto sottoposti, e se le zecche si vedono molto bene le pulci non si vedono (si vede la loro cacca, però). I veterinari danno un’occhiata che non ci siano, e ci consigliano anche gli antiparassitari che si trovano nei negozi di animali.
- Importante è anche il controllo del peso in relazione alla dimensione dell’animale. Gli animali non hanno la “pancia”, come noi, e un proprietario spesso non sa distinguere se siano magri o grassi. Un semplice controllo per la valutazione del BCS, del Body Condition Score, permetterà di prendere delle misure correttive per situazioni che potrebbero essere pericolose (malnutrizione o, molto più frequentemente, obesità).
- Per i cani, gli esami del sangue per lehismaniosi e filariosi che si effettuano semplicemente al microscopio (quindi vengono farti sul momento dal veterinario, senza alcun macchinario) sono utili anche se si esegue la profilassi corretta (per la filariosi): nelle zone popolate da zanzare e flebotomi, rispettivamente i due insetti che trasmettono le due malattie, è importante controllare che non ci sia necessità di terapie ulteriori perché, nonostante la profilassi, i parassiti possono essere entrati lo stesso nell’organismo del cane.
- Ultima cosa, almeno due volte all’anno andrebbe eseguito un check-up completo con tanto di analisi del sangue e delle urine. È un esame che, al di là della visita clinica effettuata ogni volta, permetterà di sapere se c’è qualcosa che non va anche in profondità e, anche in questo caso, agire in modo repentino. È una cosa importante e serve a salvaguardare al meglio la salute dei nostri animali.